Spazio sociale per i giovani, Cervinara organizza le risposte., L’assessore Perrotta: la nostra amministrazione ha incentivato le associazioni - 25 aprile 2007

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V451
view post Posted on 6/7/2009, 00:35







L’esigenza di uno Spazio Sociale, richiesto dalla CMC 451 è un argomento che è al centro delle attenzioni, sia dei giovani che della giunta guidata dall’avvocato Franco Cioffi. Interviene in merito all’argomento l’assessore alla cultura di Cervinara, il vicesindaco Orazio Perrotta dell’Udeur.

Assessore Perrotta, cosa ne pensa della richiesta formulata da questa nuova associazione culturale?
“Io dico che i giovani hanno bisogno dei loro spazi. A Cervinara già da un po’ di tempo ci sono delle associazioni che operano sul territorio e naturalmente si sono inserite nel contesto sociale con tutta una serie di iniziative, molto vicine all’amministrazione. Quando c’era da intervenire sia dal punto di vista logistico che economico l’amministrazione Cioffi ha fatto sentire la sua presenza. Ed è proprio la nostra amministrazione che ultimamente ha incentivato la creazione di nuove associazioni. Addirittura, ho fatto degli incontri in Pro Loco per creare una consulta delle associazioni per evitare, in tal modo, la frammentazione delle iniziative sul territorio. per appunto creare degli spazi per i tutta la gioventù, d’ogni estrazione sociale, è un nostro obiettivo. A dir la verità questa mia proposta ha trovato delle riserve da parte di alcune associazioni che non vogliono perdere il loro legame con il campanile. Però, questa è una idea che non è tramontata. Io credo che anche la Cmc451 ha bisogno degli spazi necessari, anche perchè oggi sul nostro territorio ci sono tutta una serie realtà giovanili che portano avanti iniziative. Il mio ruolo in questa fase è orientato al coordinamento, infatti sto convocando tutte le associazioni e i comitati per allestire un programma estivo, Ciao Estate 2007, dove sarà allestito un unico cartellone culturale e sociale. Da parte nostra c’è tutta l’attenzione verso queste realtà, naturalmente poi ci dobbiamo confrontare con la concretezza di tali iniziative”.

Ci sono, quindi, delle strutture operative, tipo il Centro Sociale “Impronte” concesso proprio dal Sindaco Cioffi nel 1997, o c’è da lavorare in questo ambito, prettamente tecnico-strutturale?
“Quando abbiamo avuto i finanziamenti per l’IPSIA, ale spalle del Comune, avevamo presentato anche un progetto proprio per quella struttura di via San Rocco a Ferrari. Volevamo creare un centro per il volontariato e fare lì tutte le strutture per le associazioni del settore. Però, il piano di lavoro non venne finanziato. Ne furono sovvenzionati solo tre in tutta la provincia di Avellino. Solo l’ex IPSIA, alla fine, ha avuto gli stanziamenti.Quindi è rimasta questa possibilità, ma bisogna vedere se lì è ancora il luogo adatto per questo tipo di progetti. Certo, che c’è bisogno a Cervinara di un luogo dove mettere insieme tutti, ciò nonostante al momento, per quanto riguarda le strutture, abbiamo qualche difficoltà. L’auditorium di via Macello è aperto a tutta una serie di iniziative e, sottolineo che esso non è mai stato negato a nessuno. Poi c’è un’altra struttura con 500 posti a sedere nella Scuola Media “De Sanctis” in via Renazzo , anche se mancano ulteriori lavori. Ad esempio la Pro Loco ha una sede propria, Il Caudino pure e le varie Azioni Cattoliche si riuniscono presso gli oratori, poi è appena sorta un’altra associazione, “La Valle”,che sta muovendo i primi passi. Ecco, ora spetta a noi coordinare tutto questo contesto Da parte nostra, ripeto, c’è tutta la disponibilità a colloquiare con tutti coloro che vogliono avere dei risultati nel campo sociale culturale”.

Inoltre, lei ha partecipato attivamente, negli anni ottanta, ad associazioni culturali come “Il Cervo” ed “Il Tiglio”, che furono i pionieri della famosa Via Crucis, oggi appuntamento religioso che attira parecchi fedeli a Cervinara. Cosa consiglia a queste nuove generazioni lontane dai partiti e vicine alle problematiche sociali del territorio?
“Le associazioni di ieri avevano una caratteristica peculiare, ossia quella di autogestirsi, senza fidarsi ed affidarsi a contributi vari, una sorta di volontariato in tutti i sensi. Ricordo che una volta abbiamo fatto una manifestazione al Palazzo Marchesale, a Ferrari, che durò ben quattro giorni, ad altissimo livello culturale. Anticipammo, noi ragazzi, due milioni di vecchie lire facendoli rientrare con un biglietto d’ingresso di mille lire. Lavorammo un mese per fare scenografie e costruire palchi. Capisco che oggi i tempi sono cambiati. Le strutture che possiamo mettere al servizio dei cittadini sono diverse ed abbiamo anchela possibilità di utilizzare i lavoratori socialmente utili. Li mettiamo a disposizione anche per iniziative che non riguardano prettamente l’amministrazione comunale. Tuttavia, vorrei che chi fa veramente fa volontariato, lo faccia per dare un contributo al rilancio di questo paese, non semplicemente per un momento autocelebrativo o per stare in mezzo a tutti costi. Ritornando alle associazioni cervinaresi di prima, come il Tiglio, il Cervo e Spazio Alternativo, ricordo le loro collocazioni legate, innanzitutto, alle frazioni del paese. Mentre oggi, lavorando con impegno potremo arrivare, con gli anni, ad una associazione delle associazioni. Sarà un organismo aperto a tutti, senza che nessuno perda la propria legittima identità”.

Fonte: Corriere dell’Irpinia 23/04/2007
Mercoledì 25 Aprile 2007. Letture: 926
tratto da: http://www.vallecaudina.net/attualita/spaz...sociazioni.html
 
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